Non calcolai la ragazza, persa com'ero in quella follia lussuriosa che mi stava divorando.
Avevo occhi solo per il mio cavaliere.
Lo fissavo dal basso con l'espressione di chi non desidera altro, non aspetta altro, non brama altro.
Ero sua, completamente, infinitamente.
Non capivo più niente, più niente.
Restai ad osservarlo, rapita, era così abile, così sapiente, così meravigliosamente eccitante.
Tutto il mio corpo nudo fremeva, fremeva perchè quel rituale avesse inizio e finalmente potessi perdermi nelle gioie del piacere che tanto avevo sospirato.
Non avevo desiderato altro, dopotutto, nelle ultime ore, tutto il mio essere era stato assorbito da quell'uomo meravigioso e unico, così bello, possente, da far perdere la testa.
Più si spogliava e più impazzivo nell'osservarlo.
Oh era così bello, così eccitante, così... unico.
Quando poi si avvicinò a me con la boccettina trattenni il fiato.
Era davvero un incantesimo perchè io ero veramente persa.
Lo seguii con lo sguardo e quando quella sostanza mi scivolò sulla schiena mi abbandonai a un lento e caldo gemito liberatorio.
Ma il mio corpo, la mia anima e tutto il mio essere bramavano di più, molto di più.