Quell'amplesso li inondò, li sconvolse, li riempì e li svuotò.
Lunghi gemiti liberatori furono lanciati dal conte, che teneva stretta a sé Destresya, riempiendola col suo folle desiderio ormai esploso in lei.
Poi, dopo quella selvaggia cavalcata di lussuria, si ritrovarono sul tappeto, nudi, l'una fra le braccia dell'altro.
Il bel conte la teneva stretta, quasi a volerla proteggere, persino coccolare dopo quel tripudio di sensi ed istinti.
Si baciarono piano, dolcemente.
“Sei fantastica, tesoro mio...” disse lui in un sussurro, con i suoi occhi azzurri in quelli di lei, per poi baciarle i capelli biondi, lunghi e sudati.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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