“Dobbiamo crederlo prima noi...” disse Elva baciando la mano a Gwen “... due giovani amanti nella notte... abbiamo tutto... una bella città... la luna... il nostro amore... chissà che non mi ispiri per un bel quadro.” Prendendole la mano. “Vieni... affidiamoci alla notte...”
Camminarono così nelle strade silenziose e deserte, fino a quando intravidero una locanda ancora aperta che aveva l'effige di un barbaro sull'insegna.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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