Destresya arrivò come lieve brezza della notte e lo baciò.
Il conte allora la guardò tutta, in quella meravigliosa lingerie che non faceva nulla per nascondere le forme del suo corpo.
“E' una sera tanto bella che non va sprecata, madama.” Disse lui rivolgendole un tono galante e rispettoso, come aveva fatto prima che esplodesse fra loro quella notte di amplessi proibiti. “Le stelle sono vaghe e lontane, la Luna malinconica e solo a stento brillano le luci di qualche borgo vicino... come se la notte avesse inghiottito tutto...” guardandola negli occhi “... siete sempre più bella... mi rammentate una delle ancelle di Maya, il demone dei piaceri sensuali, con cui ama tentare e provocare gli uomini...” con un sorriso ambiguo.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|