Altea e De Goth uscirono in giardino.
Era ormai una fresca sera di Settembre, con le stelle che scintillavano nel firmamento come le infinite gemme di un tesoro perduto.
Raggiunsero un cespuglio fiorito e qui il barone accarezzò i petali di un fiore.
“Ho viaggiato parecchio per tutta la mia giovinezza...” disse “... sono stato nella Marina Reale fino ai trent'anni, arruolato come ufficiale di bordo col compito di studiare i fiori esotici commercializzati dalla Compagnia delle Indie Orientali. Congedatomi ho poi raccolto la mia eredità, ossia questo castello e diverse rendite. Giunto a Sant'Agata di Ghotya ho conosciuto Layla ed in breve me ne innamorai. Il resto lo conoscete già, madama. Ormai a cinquant'anni non ho più molti segreti.” Sorridendo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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