Discussione: La Compassione di Dio
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Vecchio 01-12-2009, 15.32.22   #389
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Sir Geowan osservò Mortimer/Morris ed un ghigno gli attraversò il volto.
"Conserva il tuo ardore per quando li avremo trovati!" Disse. "Uno dei miei, travestito da monaco, sta intratenendo uno di quei dannati nella cappella. Recatevi là e sgozzatelo come un maiale."
Poi aggiunse: "Sua signoria ha trovato le due donne da sacrificare. Una è già nelle nostre mani. Quando avrete finito il lavoretto alla cappella, andate in cerca dell'altra donna e quando l'avrete catturata la condurrete a me!"


Llamrei e Jigaen, intanto, attraverso quella porta segreta erano penetrati nel castello. Si ritrovarono in un lungo e semibuio corridoio. Le porte che si affacciavano su questo erano tutte chiuse. Tutte tranne una.
Jigaen con attenzione l'aprì e si accorse che non vi era nessuno dentro.
Entrarono e videro il suo misterioso arredamento.
Libri, uccelli impagliati, strani dipinti raffiguranti sabba demoniaci ed idoli orientali con fattezze caprine.
E sulla parete centrale era incisa una grande croce a cinque punte.
"Atmosfere demoniache e visioni infernali,
dominano questa stanza negata ai mortali!"
Disse Jigaen tradendo un forte senso di paura.
Ad un tratto si udì un grido allucinante seguito da una lunga e delirante risata di donna.
"Oh Cielo, avete udito mia signora?"
Di chi sarà quel grido della malora?"
Chiese terrorizzato Jigaen.


Al monastero, nel frattempo, Hastatus aveva trovato riparo dai cavalieri neri grazie a quel vecchio eremita.
"Chi siete, cavaliere" cominciò a chiedere questi "e da dove venite? Cosa vi ha spinto in questo remoto e maledetto luogo?"


E nella sua cella, Elisabeth era inondata dal chiarore dell'alba.
Come una fontana di luce, i primi raggi del giorno riepivano quella buia stanza, diffondendo ovunque un leggero tepore.
La donna era in piedi, quasi a voler attendere il suo destino.
Ad un tratto udì dei passi e alle sbarre della cella apparvero un gruppo di uomini. Erano tutti armati tranne uno.
Sembrava un chierico e cominciò a dire:
"Siete stata vista svolgere strani riti durante il vostro soggiorno a Tintagel. Insieme a voi vi era un'altra donna. Siete entrambe accusate di stregoneria e presto sarete processate. Se ci rivelerete dove si trova ora la vostra compagna, potrete sperare nella clemenza di chi vi giudicherà".
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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