Seguimmo la servitrice all'interno del castello, che ci condusse dal barone in persona, in compagnia di una donna che le teneva la mano.
Fummo presentati, e da parte mia rivolsi al barone un gran sorriso.
"Signore..." gentilmente, sempre con l'aria da oca giuliva troppo stupida per fare quel lavoro da uomini che chissà come ci è finita lì.
"Vi chiediamo il permesso di fare i rilevamenti del caso nell'immobile, al fine di stipulare un giusto contratto per voi e i vostri acquirenti!" sorridendo.
Avevo parlato forbito, ma quasi come se ripetessi a memoria, come se non avessi idea di cosa stessi dicendo, in modo da sembrare sempre più oca.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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