L'atmosfera era calda, soffusa, carica di desiderio, proibito.
Guardatelo l'ambasciatore tutto tronfio, tutto fiero.
Guardate ora com'è compassato, com'è abbassato il suo sguardo.
Lo fissavo negli occhi, con un'espressione intensa, penetrante, che voleva leggergli nell'anima.
Quanto mi eccitava quella metamorfosi.
Sapevo com'era stare dalla sua parte, lasciarsi alle spalle tutte le convenzioni e immergersi nel ruolo contrario a quello che si recitava tutto il giorno.
"Tu!" avvicinandomi a lui con aria minacciosa "Chi sei?".
Un passo, un altro, col rimbombare degli stivali per la stanza.
Lo guardai poi attentamente, facendo schioccare la frusta per terra come a voler sottolineare le mie parole.
"In ginocchio!" ordino, cercando di non mostrare il mio divertimento in quel momento, per tener fede alla maschera austera e imperiosa che stavo indossando in quel momento.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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