La mano del barone si posò sul petto di Altea, avvertendo il suo cuore che batteva forte.
La mano indugiò, per poi scendere piano sull'abito all'altezza del seno di lei.
Gli occhi scuri e tormentati di De Goth erano in quelli verdi di Altea, ora quasi indifesi davanti a quello sguardo penetrante e misterioso.
Fu un attimo, anche meno.
Le loro labbra si unirono ancora, stavolta con un ardore nuovo, vivo ed intenso che parve destare l'incanto malinconico che da anni aveva gettato quel castello in quelle tenebre infinite.
Altea sentì la passionalità di quell'uomo attraverso l'impeto con cui la baciò.
Un bacio vero e profondo, caldo ed avvolgente, diverso da tutti quelli che aveva ricevuto ed anche solo sognato durante la sua vita.
In un attimo si ritrovò fra le braccia del barone, sentendosi donna, sentendosi protetta, ma soprattutto amata.
Il segreto di quel bacio, il suo fuoco improvviso, era il modo in cui la faceva sentire.
Come se Altea fosse l'unica donna al mondo.
L'unica capace di aver sconfitto i fantasmi del passato di lui.