Guisgard la guardò per un istante.
"Certo, vi devo un favore." Rispose sorridendo.
In quel momento si sentirono dei passi.
Un momento dopo davanti alle sbarre della cella apparve un nutrito gruppo di uomini.
Tra essi vi era di nuovo quel chierico.
Fece cenno ad Elisabeth e cominciò a parlare:
"Donna, sei già fuggita una volta da questa cella. L'hai fatto con l'aiuto del maligno. E questa è la prova certa che conferma le accuse che gravano su di te. Sei perciò condannata ad essere arsa viva. L'esecuzione avverrà fra due giorni, nel cortile grande del palazzo."
"No!" Gridò Guisgard, interrompendo l'inquisitore. "Non c'è stato alcun processo! E' tutta una farsa!"
"Zitto, cane!" Gridò il capo delle guardie. "Questa donna ti ha stregato!"
"Allora anch'egli sarà giustiziato." Sentenziò il chierico. "Sarà flagellato a morte!"
"Canaglie!" Gridò Guisgard.
Poi, quegli uomini andarono via, lasciando nella desolazione più profonda i tre prigionieri.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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