Eccolo, quello sguardo, quel gemito leggero.
Una luce di trionfo mi accese lo sguardo.
Sarà anche stato un principe intergalattico, ma sotto le mie mani si lasciava andare proprio come un umano.
Tuttavia mi allontanai come detto, anche per vedere la sua reazione, che non tardò ad arrivare.
Come prevedibile venne a cercarmi, a cercarne ancora, come ogni bravo drogato.
"Oh non immagini quanto..." sussurrai, con la voce calda e sensuale vicinissima a lui, sfiorando il suo bellissimo viso con una mano, per poi fargli l'occhiolino.
Allora mi accorsi che il piccolo non era sceso, così andai ad aprire il suo sportello.
"Cucciolo mio, allora.." tenendogli la mano "Che ci fai ancora in macchina? Su, vieni dalla zia..".
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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