L'abate ascoltò il racconto di Hastatus. E quando questo fu terminato, il chierico si sedette a meditare.
"Se l'incredibile storia che mi avete raccontato è vera" cominciò a dire l'abate "allora ben poco potrebbero fare i cavalieri ed i fanti di Camelot. Tuttavia siamo uomini mortali, che possono sfidare il male solo con le loro deboli armi, oltre ovviamente che con la propria Fede."
Si alzò ed aggiunse:
"Cavaliere, voi siete un uomo d'armi ed è giusto che facciate leva su ciò che meglio conoscete. Prendete tutti gli uomini che vi occorrono e ritornate a Tintagel. Io farò invece ciò che so fare meglio...pregherò per tutti noi.
Andate e che l'Onnipotente vi assista in questa impresa."
Nella grotta, intanto, Llamrei era stata costretta a dover decidere in fretta e per tutti loro.
L'audace dama aveva così incaricato il giullare di tornare al convento a cercare gli altri del gruppo.
"Mia signora, sarò rapido, silenzioso e scaltro.
Sperando di trovar il frate e qualcun altro!"
Detto questo, Jigaen corse via veloce come il vento.
"Ora datemi una mano con i miei filtri e le mie pozioni, amica mia." Disse la vecchia a Llmrei. "Se c'è una cosa che il maligno odia è la gente che non si lascia avvilire facilmente...e a quanto vedo voi ne avete di forza d'animo!"
E lanciò una grottesca risata che echeggiò in quella misteriosa grotta.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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