La seguimmo sul costone, attraverso un passaggio segreto che ci sarebbe potuto essere utile in futuro.
Lei iniziò a camminare avanti e indietro, come uno spettro e a chiamare il suo amore.
Mi strinsi a Fessen istintivamente, faceva quesi pena quella poverina.
Chissà chi doveva attirare lì.
"Che facciamo?" sussurrai piano al mio bel conte.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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