Forse Destresya sognò fra le braccia del suo principe.
Forse vide e viaggiò tra costellazioni lontane e stelle sconosciute, oltre le galassie delle Perseidi, fra pioggia di stelle cadenti e sogni di desideri infiniti.
Sentì il calore del corpo di Sogea, provando piacere e sicurezza.
Si svegliò lentamente, adagiata su quel pavimento foderato, con una coperta sul suo corpo nudo, forse adagiata proprio dal principe venuto dallo spazio.
Garion era lì, in un angolo a fissarla.
“E' andato via...” disse piano il ragazzino “... piano, senza far rumore...” indicando la finestra spalancata, dove nell'aria fredda e pulita della sera scintillavano nel cielo le stelle infinite.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|