Gwen ed Elv andarono via insieme, verso casa di lei, con sullo sfondo la fredda sera che avvolgeva Tavernova.
Garion si strinse a Destresya, accoccolandosi fra le sue braccia, scoprendo pensieri nuovi, impuri, eccitanti che quella notte e sua zia gli avevano mostrato.
Infine su Serenica, Altea, dea e regina, aveva guardato lo spazio infinito attraverso gli occhi acuti e scuri del giovane Dottor Whi, dove il colore delle stelle assumeva bagliori nuovi, degni di un'aurora galattica.
Tutti i ragazzi applaudirono e si complimentarono con Ludovici ed il suo racconto.
"La morale mi sembra fin troppo chiara." Disse divertita Layla, applaudendo con gli altri l'arguzia del loro amico.