Elisabeth si assicurò che il corridoio fosse deserto.
E quando Guisgard fu pronto, Arnò si offrì di accompagnarlo.
Ma il piccolo, sebbene deciso e determninato, a fatica sosteneva il peso del malridotto cavaliere.
"Credo approfitterò della vostra spalla, milady" disse Guisgard ad Elisabeth "ma prometto che farò il bravo."
"Ahi!" Poi aggiunse dolorante. "Credo di avere un paio di costole rotte e ridere mi fa un male cane..."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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