Aperta!
La mia porta era aperta, ma non solo, tutte le porte erano aperte.
Era difficile descrivere lo spettacolo che si stagliava davanti a me, dei pazzi torturati per anni lasciati ora in libertà.
Una manna, insomma.
Le scene più raccapiccianti ed assurde.
Ma io non ero pazza, io volevo andarmene di lì, e subito.
Così, approfittai del casino per andare nello spogliatoio del personale, ricordavo di aver visto infermiere e dottoresse entrare lì vestite normali e uscirne con l'uniforme o il camice.
Facendo la matta per l'ultima volta se incontravo qualcuno, spaccai un lucchetto e rubai i vestiti e il camice di non so bene chi.
Non potevo certo andarmene in giro conciata in quel modo, mi avrebbero arrestato.
Una volta tornata ad indossare abiti normali, lasciai la stanza e poi uscii finalmente dall'Imperion Nohlian.
Ero libera.