Il direttore scese nei sotterranei di quell'edificio che un tempo fu una straordinaria fortezza.
Raggiunse una camera in fondo ad un lungo e semibuio corridoio, chiudendosi poi dentro.
Si sedette alla scrivania ed accese il computer.
Sul monitor allora apparve un volto metallico, con due occhi luminosi e crudeli che fissavano il direttore.
“La-prima-parte-del-piano-è-stata-un-successo.” Disse Minsk dallo schermo. “Abbiamo-testato-la-nostra-potenzialità. Presto-il-mondo-ne-vedrà-tutti-gli-effetti.”
“Quando?” Chiese il direttore.
“Ogni-cosa-a-suo-tempo.” Con la sua voce metallica Minsk. “Il-tempo-è-la-virtù-dei-forti. E-noi-lo-siamo.”
FINE
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