Cercavo di ignorare le risate di quei bastardi che si facevano beffe dei loro disastri.
E non feci in tempo ad evitarlo, ché portarono via zio Gustav, senza che potessi impedirlo.
"Zio! Zio!" urlai, disperata, dietro alla vettura che spariva dalla mia vista.
Vidi poi dei passanti che erano rimasti a guardare senza far nulla.
"Che avete da guardare voi?! Via! Al diavolo pure voi, maledetti!" sbraitai, lanciandogli addosso un aggeggio a caso, uno dei pochi rimasti sani.
Iniziai poi a piangere copiosamente, perché non era giusto, non era giusto dover subire in silenzio.
Ero disperata al pensiero di non avere più lo zio, e nemmeno più la fucina, ma non potevo tacere e abbassare la testa.
Decisi che avrei trovato un modo per tirarlo fuori di lì e risollevare le sorti della fucina, al più presto.
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca"
BALTASAR GRACIÁN
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