Altea fu così pregata di attendere davanti all'ufficio di Fessen.
Intanto sul cellulare era in contatto con un suo collega.
“Tranquilla...” disse lui “... solo il capo della polizia, oltre al questore sanno di noi. Gli altri sbirri non possono riconoscerci, quindi vai serena.”
Destresya intanto accolse i due poliziotti in borghese.
Erano due individui, uno grosso e sgraziato, dall'aspetto arruffato e l'altro invece più distinto, ma piccolo e magro, con occhiali e sguardo serio.
“Sono l'ispettore Goaz e questi è il sergente Loi.” L'uomo grasso presentando se stesso ed il suo collega. “Può dedicarci del tempo, signor Fessen?”
“Beh, non credo di potermi rifiutare, no?” Ridendo il giornalista. “Ditemi solo se mi occorre un avvocato che sia presente.” Divertito.
“E' una battuta?” Goaz a Loi.
“Si, ispettore.” Annuì ironico Loi.
“Ah, ecco...” accendendosi una sigaretta Goaz “... ma ormai non rido più dagli anni'80...” fumando “... gran bel periodo quello...” fissando Fessen e Destresya.