| 
			
			La scrittrice mostrò le sue carte, dimostrando di avere secondi fini su Fessen, succedeva in continuazione.Lui faceva sempre la sua sceneggiata e nulla di più.
 Gli scambiai un’occhiata complice e lievemente divertita quando si avvicinò a noi due per mettergli il bigliettino nel taschino.
 Si accordarono per il giorno dopo, e poi il telefono squillò, mi allungai appena sulla scrivania per afferrarlo e risposi.
 “Buongiorno, Ufficio di Fessen...” in tono professionale.
 
				__________________Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
 |