"Beh, intendo le parole, la scrittura..." disse Fessen ad Altea "... sono il tuo mestiere, no?" Guardandola e poi notando la gamba di lei alzata sulla scrivania "... si, grazie, cara..." prendendo il telefono che porgeva Destresya "... si? Si, sono io..." ascoltando cosa volesse quel criminologo "... è un invito? O una convocazione?" Ironico. "E sia, ci sarò... arrivederla." Staccando la telefonata.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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