Nel cerchio, la vecchia, a vedere Guisgard, Elisabeth e Morris fuori accanto a quella misteriosa donna, si rivolse a Llamrei:
"Signora, una dama come voi sarà senza dubbio stata educata con le più raffinate conoscenze del mondo cortese. Prendete dunque questa Siringa e cominciate a suonarla. Gli antichi con il suo suono invocavano la protezione degli spiriti notturni dei boschi. Io nel frattempo reciterò alcune formule che accompagneranno il vostro suono."
Fuori dal cerchio, all'improvviso iniziò a calare una fitta nebbia, che in breve avvolse il cortile e l'intero castello.
"Amici miei siate saldi e forti in questa situazione,
che nella nebbia si annida sempre la tentazione!"
Gridò a quelli che stavano fuori Jigaen.
"Milady" disse Guisgard ad Elisabeth "abbandonate ogni paura e malessere, ve ne prego. Siate sicura e risoluta. Non vi accadrà nulla...fidatevi di me."
Ed a quelle parole strinse ancor più forte la mano di lei.
Morris in un attimo fu avvolto da quella nebbia e l'unica cosa che vide fu quella donna.
"Avete giurato di aiutare me ed il mio bambino, cavaliere!" Gridò lei con voce stridula.
Si sedette allora a terra e si scoprì il ventre: stava per partorire.
Allargò le gambe e cominciò a gridare.
Ad un tratto un bambino spuntò e cominciò a piangere.
La donna prese in braccio quel grottesco bambino e lo mostrò a Morris.
"Ecco, cavaliere" disse "il mio bambino ha fame delle anime che mi furono promesse per i miei servigi...mantenete la parola data e comportatevi da cavaliere, aiutandomi, o sarete dannato per sempre!"
L'istinto suggerì a Morris molta cautela in quel misterioso scenario.
Al vecchio monastero intanto, Hastatus aveva ripreso conoscenza.
Ed alle sue domande, il suo luogotenente rispose:
"Milord, abbiamo ucciso quei dannati. Tutti tranne il loro capo, colui che chiamate sir Geowan. Egli come un cotardo, visto volgere a suo sfavore lo scontro, ha abbandonato i suoi ed è fuggito via. Credo che ora dovremmo attenderci una bella accoglienza a Tintagel! Faccio preparare tutto in modo da poter partire all'alba, come ci avete ordinato."