Prima di partire avevo ringraziato il buon eremita e gli avevo chiesto di pregare per la buona riuscita della nostra impresa.
Eravamo a cavallo da quasi mezza giornata, e per cercare di arrivare a Tintagel il prima possibile avevamo consumato il nostro pasto restando a cavallo e continuando ad avanzare... e ormai eravamo quasi arrivati.
Però più mi avvicinavo alla meta e più la preoccupazione cresceva perché li già sapevano del nostro arrivo... perché gli aiuti che avevo promesso ai miei amici arrivavano con qualche giorno di ritardo... perché non sapevo se erano ancora vivi.
Questo però non era il momento di farsi prendere dallo sconforto, gli uomini dipendevano dal mio comando e non potevo permettere di sbagliare le decisioni.
Mi rivolsi al mio luogotenente e gli dissi:
"Prendete voi il comando, io con altri cinque cavalieri voglio raggiungere velocemente la nostra avanguardia e valutare com'è la situazione."
Senza attendere una risposta, chiamai indicai cinque cavalieri "Voi, venite con me", dopodiché spronai la cavalcatura e partii.
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