Gwen si ritirò per la notte.
Fece sogni inquieti.
Sognò tante maschere, alcune grottesche, altre orribili.
Maschere che pian piano assumevano fattezze di animali, come cani, gufi e maiali.
Sognò gli occhi enigmatici dell'uomo incontrato alla festa, poi le minacce del giovane poeta ed i comizi del determinato avvocato.
Sognò il suo ferimento.
Ma i suoi sogni furono interrotti quando al mattino Mary venne a portarle la colazione nella sua camera.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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