Osservai il tutto sempre più incuriosita, quello strano procedimento.
Mi sembrava sempre più strano, mentre l'odore inconsueto si diffondeva ovunque.
Chissà che cosa doveva farci con quella pasta.
Ora l'avrei scoperto e avrei così potuto smettere di aspettare.
Ma poi disse che ci voleva un'ora.
Un'ora?
Ma io non avevo un'ora da aspettare.
Avevo già indugiato troppo per via di quel capriccio.
Dovevo iniziare ad usare le maniere forti.
Mi sarei fatta dire cosa combinavano in un'altro modo.
Dopotutto erano solo tre, non sarebbe stato certo un problema.
Così, con un balzo uscii dall'ombra e azzannai subito uno dei due uomini, per poi buttarmi sul secondo.
Al padrone mi sarei dedicata con più calma.
Sentivo il sangue scorrermi sul viso, gli occhi divenuti quasi bianchi, le membra che si rinvigorivano poco a poco.
Finalmente.
Avevo atteso fin troppo, ma ora mi prendevo la mia dose di sangue, di vita, nel mio corpo morto, ma ardente.