Il vento era forte e gelido.
Una vecchia canzone normanna recitava che l'apparire dei morti era preceduto da un oscuro freddo.
Forse davvero il nostro mondo si stava unendo all'Ade.
E forse davvero quella nebbia era il mezzo di questa unione.
Di tanto in tanto nella nebbia si vedevano sagome o figure che si muovevano.
Ma lì dominava incontrastata l'illusione.
Cosa era reale e cosa falso?
"Il cerchio aperto?" Ripetè Guisgard. "Con gli altri c'è la vecchia...lei saprà proteggerli."
Poi, guardandosi intorno, aggiunse:
"Il male sembra dominare ovunque...dobbiamo proseguire, Elisabeth. Se ci fermassimo sarebbe la nostra fine."
E continuò a camminare, tenendo sempre stretta la mano di Elisabeth.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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