Appena Llamrei e Morris furono liberi da quell'incanto Arnò urlò per la contentezza.
Anche Jigaen fece lo stesso.
Ma la forte risata di Morris trovò un eco in quella della donna.
"Sciocchi" disse "non si racchiude il nibbio in una gabbia di paglia, come non si lega il proprio molosso ad una corda vecchia. L'incanto del sale era solo un curioso passatempo. Non pensate di aver violato il mio potere! Sapete bene che in qualsiasi momento potrei annullare le vostre esistenze!"
Poi, rivolgendosi a Morris, aggiunse:
"Bada, cavaliere, che quando ti mostrerò davvero gli inferi non potrai più risalire nel mondo dei vivi!"
E continuò a ridere forte.
La vecchia allora approffittò di quel momento e prese con sè Llamrei.
"Appena ne avrete la possibilità" disse "mettete questo medaglione al collo del barone. Non so come farete, ma trovate un modo. Fingetevi arrendevole, sua serva...non so...ma trovate il modo di mettergli questo medaglione!"
Ed il barone era proprio dietro al demone ed osservava gli sviluppi della situazione.
Intanto, fuori le mura del castello, Hastatus ed i suoi avevano preparato tutto per il loro piano.
Avevano anche catturato 2 soldati, costringendoli a parlare.
"Avanzate da questo lato" disse uno dei prigionieri "e giungerete presso la torre pentagonale, dove dimora il capitano della guardia. Qui vi sarà richiesta la parola d'ordine..."
"E qual'è?" Chiese nervosamente Garreth.
"Dovrete ripetere tre volte la parola oblan."
"E sia." disse Garreth. "Ma se hai mentito entro stanotte ti ritroverai all'Inferno!"
Tutto era dunque pronto per il piano di Hastatus.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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