La proposta di Gwen, dopo che alcuni di quella folla si furono confrontati, fu accolta.
Così i soldati entrarono in casa con la ragazza e cominciarono ad ispezionare ogni angolo del palazzo.
Cercarono a lungo, senza però riuscire a trovare nessuno.
Mentre i militari comportavano la loro meticolosa ispezione, Gwen cominciò ad avvertire qualcosa.
Lente carezze lungo il suo collo, sensazione di dita che giocavano fra i suoi capelli rossi, il respiro di qualcuno sulle sue spalle e sulla sobria scollatura del suo abito.
Poi sentì una mano scendere piano lungo la sua schiena ed indugiare in modo impertinente sul suo fondoschiena.
Eppure era in piedi nel corridoio da sola, senza che nessuno le fosse vicino.
"Madama..." quasi seccato Maladai ad Altea "... la corporazione non è cosa per donne e solo uomini vi possono entrare. La stessa corporazione si è impegnata affinché ci fosse una ricompensa per la cattura dell'assassino di vostro padre. Dunque tornate pure ai vostri impegni serenamente." In modo spiccio.
"Signor Maladai..." intervenne il domestico di Marselle "... lady Altea è stata mandata qui da voi per volontà di madama Marselle."
"Cosa?" Cambiando espressione Maladai. "Perché non l'avete detto subito! Prego, madama..." rivolto ad Altea "... fate come foste a casa vostra. Posso farvi servire qualcosa di caldo? Ma vi prego, accomodatevi. È un onore avervi qui."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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