Mi abbandonai al torpore del giorno, quello che mi era riservato, quello che mi avvolgeva mentre gli altri potevano godersi la luce del sole.
Mi lasciai andare a una sorte di strana veglia in cui rilassavo tutte le parti del mio corpo nella mia bara ricamata di velluto rosso.
Era rigenerante, era come se in quel momento tutte le energie si concentrassero per donarmi un attimo di pace, quella pace a cui una creatura dannata come la mia aveva rinunciato da secoli ormai.
Passarono ore, dopodichè mi destai e mi aggirai per il castello in cerca di una riserva di sangue con cui fare uno spuntino.
Guardai fuori dalla finestra per vedere l'ora e avere una panoramica su quello che accadeva in città.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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