Altea ed Ergolin partirono con la Jeep, attraversando un tratto di foresta ed allontanandosi dal villaggio.
Era una giornata fredda e limpida, con un lieve vento che soffiava fra la vegetazione lussureggiante e selvaggia.
Il Lagno scorreva lento, quasi melodico con il suo mormorio ritmico e gorgogliante.
Sotto i raggi del Sole di Gennaio assumeva riflessi misteriosi ed ipnotici, dove le sue acque verdastri parevano raccontare fra le increspature salmastre le antiche leggende di quei luoghi millenari.
Erano al confine di due mondi, quello Afragolignonese e quello Suessionese, entrambi culle di miti ancestrali ed immortali.
"Mi parli un po' di questo eremita..." disse Ergolin guidando "... cosa sa di lui? Così avremo più informazioni per trovarlo."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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