Dopo aver ufficialmente riunciato alla lotta, i miei genitori non mi negavano mai nulla.
Erano così sollevati di non dovermi più rincorrere tra palestre e ring clandestini, evitare scandali, paparazzi e cose del genere, che non vedevano l'ora di sentirmi dire che volevo andare alle terme, a fare shopping, o altre frivolezze del genere.
Così, riuscii ad uscire senza alcun problema, e me ne andai al mio covo, il quartier generale di Sexy Zvezda, dove avrei trovato il mio manager e maestro.
Dovevo preparare tutto per la partenza, avvisare la stampa e tutto il resto.
Ero insieme terrorizzata ed elettrizzata.
Prima di entrare, come sempre, indossai la mia maschera.
Ora ero di nuovo me stessa.