Sorrisi compiaciuta a quell'esclamazione di Guisgard, per poi fargli l'occhiolino, divertita e maliziosa.
"Oh sì, un po' come un divo come te, giusto?" sussurrai, fissandolo tutto mentre mi avvicinavo a lui ancora di un passo e lo fissavo in quegli occhi azzurro intenso.
Poi a quell'affermazione sulla mia età sorrisi, un sorriso malizioso e impertinente.
Mi sporsi verso di lui fino ad arrivare al suo orecchio, dove sussurrai: "Abbastanza perchè tu non debba temere la galera...." con voce calda e sensuale, mentre i miei capelli sfioravano la sua pelle e la stoffa del mio abito lambiva quella della sua giacca.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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