Quel sorrisetto malizioso, quello sguardo penetrante, e quell'elettricità che si sprigionava tra di noi mi facevano fremere.
Era così eccitante quel duello non detto, quel gioco di sguardi e di corpi, quell'avvicinarsi e allontanarsi.
Era così inebriante leggere nei suoi occhi il desiderio e la passione, la volontà di conquista.
Oh, sarebbe stata una sfida decisamente appassionante.
Poi quella mano sui miei capelli, quel gesto di arrotolarli attorno a un dito, mentre i suoi occhi non lasciavano mai i miei, mi produsse una lunga scarica di eccitazione che si protrasse per tutto il mio corpo.
Il mio sguardo si fece caldo, sensuale, provocatorio.
"Oh non vedo l'ora, superstar..." fissandolo negli occhi, per poi avvicinarmi a lui e sussurrargli all'orecchio.
"Ma non potrai mai provare a togliermi la maschera..." con voce calda e sensuale, mentre le mie labbra sfioravano lievemente il suo orecchio.
Con la coda dell'occhio vidi l'isola che si avvicinava.
Il torneo era vicino, e l'imminenza di quella che poteva essere la fine o la gloria accendeva ancora di più il mio desiderio e la mia voluttà.