L'attesa, la fremente attesa era qualcosa di palpabile, che si respirava tutto intorno a me.
Forse non era quello il modo migliore per passare l'ultima notte prima del torneo.
O forse, non c'era modo migliore.
Sentivo il cuore accelerare sempre di più.
I minuti passavano, e passavano.
Finchè poi, d'un tratto, sentii bussare.
Avevo lasciato volutamente la porta aperta, socchiusa, come nei migliori romanzi in cui gli amanti si incontravano di notte.
"Sì?" dissi, con voce calda, perchè poteva anche essere tutto molto meno romantico delle mie aspettative ed essere la cameriera con gli asciugamani, dopotutto.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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