Quella virilità, turgida, calda, salda, che cresceva sempre di più nella mia mano.
Senza smettere di tastarla, assaporarla, mentre i miei occhi cercavano quelli di Guisgard.
Poi quel tono eccitato, voglioso, sommesso.
Quello sguardo impertinente.
Sorrisi, avvicinandomi nuovamente alla sua bocca.
"Beh, bisogna vedere come lo sai usare, superstar..." sussurrando tra le sue labbra.
"O le tue abilità di seduttore sono solo parte del copione?" fissandolo intensamente, con aria di sfida, mentre la mia mano iniziava a muoversi ritmicamente per fargli perdere il controllo, farlo gemere.
Volevo vederlo all'opera, volevo vederlo prendere l'iniziativa, da un uomo così ti aspetti follie inimmaginabili.
E io volevo tutto di lui, tutto.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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