Lo fissavo, lo fissavo intensamente.
Quello sguardo su di me, mi faceva andare fuori di testa.
Era come se mi penetrasse e guardasse attraverso la mia carne per arrivare a scrutare tutta la mia anima.
Quanto avevo sognato quello sguardo.
Quanto lo avevo bramato, sognato, invocato nelle mille notti di sospiri e lamenti.
Lui, lui che riusciva a farmi tremare l'anima ora era lì.
Era mio.
Perchè quello sguardo definiva un possesso ancestrale ed eterno, quelle labbra che si posarono sul mio seno furono come il suggello della passione infuocata che mi lacerava le membra.
Iniziai a gemere forte, a impazzire, ad affondare le dita nei suoi capelli, mentre ogni cosa intorno a me scompariva in quel turbinio di passione.
"Spogliati..." gemetti, ordinai, supplicai, mentre le mie mani fameliche scesero su di lui.
Non capivo più niente, ero completamente persa.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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