I suoi occhi erano profondi e feroci, simili a quelli di una belva animata da un odio primordiale.
Il suo volto appariva alterato da lineamenti mostruosi, la sua espressione era di pura malvagità.
Elv mostrò i suoi denti aguzzi, la bava alla bocca ed i muscoli tutti tesi, pronti ad aggredire Gwen.
Così fu.
Le saltò addosso e cominciò a maciullarne le carni...
Allora la ragazza si svegliò di colpo.
Era agitata.
Dopo qualche istante comprese di essere nella sua camera d'albergo e di aver solo sognato.
Era ancora buio e diverse voci giungevano dal fuori, dallo spiazzo davanti all'albergo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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