Si racconta che in uno dei tanti castelli posti sulla via che da Napoli conduceva verso le Puglie, sua maestà re Carlo l'Angioino conobbe un singolare personaggio.
Era un greco, chiamato Nicola di Mileto ed era stato precettore alla corte dell'imperatore di Costantinopoli.
Si diceva di Nicola che fosse estremamente saggio.
Re Carlo allora volle metterlo alla prova, rivolgendogli una domanda.
"Cosa occorre ad un popolo" cominciò a chiedere il re "per potersi definire civile?"
Nicola rispose in versi:
"Essa è la liberazione da ogni catena,
ed era invero degna virtù della dea Atena.
Da Licurgo a Giustiniano ha trai suoi alfieri,
poichè chi ama il giusto cerca atti veritieri.
Di censo e caste non è sciava e non langue,
perchè essa sola annulla il diritto di sangue."
Re Carlo dopo un attimo di riflessione ben interpretò la risposta di Nicola e ne lodò l'acume.
E secondo voi, cavalieri e dame di Camelot, qual'era la risposta all'indovinello di Nicola di Mileto?
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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