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Tentativo d'inizio...
Amici, tempo fa, iniziai a scrivere un racconto a puntate ancora in fase di conclusione. Un racconto WHFB, il mio primo umile tentativo di produrre qualcosa.
Prologo: L'Orda Oscura
Viclamin Pegason, Lord di Ghrend, radunato un oscuro esercito, dopo un lungo viaggio approdò nelle terre dell'Impero. Diede al primo ufficiale l'ordine di attaccare la prima città sul loro cammino, Hargendorf. Nella foresta di Laurelon intanto Viclamin si nascose assieme alle navi e a gran parte dell'esercito. Lo scontro violento portò inaspettatamente alla vittoria delle truppe Imperiali, che riuscirono a respingere i pochi superstiti nella boscaglia.
IL NAGGARONTE DECAPITATO
Capitolo 1: La tana dei Drow
I guerrieri non osarono addentrarsi nella foresta, stanchi e impauriti. I Drow avevano ormai infuso la loro funesta aurea lungo il perimetro. Il sole, non più fulgido e alto, stava scomparendo dinnanzi a loro, sopra la florida selva, e l'oscurità s'impadronì in buona parte del cielo.
I Druchii dovevan aver raggiunto il cuore della foresta, ma tra le fronde degli alberi inondati dal lieve bagliore lunare, emergevano ancora svariate coppie di minuscoli puntini rossi, che balzavano di qua e di la, da un ramo all'altro, rapidi e fuggevoli nei loro movimenti.
“Almeno adesso sappiamo dove sono.” Un pensiero che aveva qualcosa d'incoraggiante si formò nella mente di un picchiere dell'esercito imperiale.
Lord Chorster, un mago non più giovane, calvo, appoggiato a un bastone da una parte e con un'ampolla fumosa dall'altra, cercò di frenare l'infausta scia che proveniva dalla boscaglia, senza successo.
D'un tratto, un pistoliero fece notare a Lord Wolfswift, giovane ufficiale soprannominato Xavgretor, sommo prete devoto a Sigmar, l'esistenza di un fiume che s'intrometteva prepotentemente a nord del bosco per poi sgorgare a ovest tuffandosi nell'oceano poco distante dietro la foresta, appena visibile nell'oscurità della notte.
Lord Chorster s'era appollaiato lì vicino, le mani sulle ginocchia.
“Falco d'un pistoliero, hai un'ottima vista: Frugeon, il fiume nero, così lo chiamano.” disse alzandosi velocemente in piedi aguzzando la vista prima verso nord, poi, più goffamente, verso ovest, dando ogni tanto uno sfuggevole sguardo alla mappa, soddisfatto.
Lord Wolfswift gli si avvicinò, le braccia incrociate, la fronte aggrottata.
“I guadi saranno sicuramente sorvegliati, tanto vale lanciare un attacco frontale.” ribatté.
“Chiediamo rinforzi navali, in città c'è ancora il Generale con decine di Guardie di Palazzo.” continuò spavaldo il mago. Aspettò un cenno di consenso da parte del prete e, chiamato un messo, scribacchiò velocemente quattro righe su una pergamena consegnandola nelle mani di quest'ultimo.
“Corri sempre avanti, non voltare mai lo sguardo! Dobbiamo rispedire quelle orrende bestie da dove sono venute, e il più velocemente possibile, qualunque sia il prezzo da pagare. Ora pensiamo a noi, Xavgretor. A quant'è l'ammontare dell'esercito?”.
“Ci restano un reggimento di Picchieri, due compagnie di Alabardieri, un manipolo di Flagellanti, qualche decina di Arcieri, due battaglioni di Cavalleria e due unità di Artiglieria: i tre quarti dell'intero esercito.”
Gloriosamente il prete indicò l'intera armata.
“Bene!” disse Chorster soddisfatto della risposta.
Volle assumere il comando della legione.
“Lord Otidak non sarà al limitare dell'oceano prima di dopodomani, per adesso, riposiamo, la notte è ancora lunga. Preparate il campo!”.
Durante la notte furono lasciati alcuni picchieri di guardia ai lati dell'accampamento. Tutti se ne stavano seduti e silenziosi; uno, rimasto in piedi, ripeteva continuamente alcune strane parole in una lingua ignota, quasi un ritornello.
Non accadde nulla.
Solo un fresco venticello s'era timidamente alzato, per poi dileguarsi rapidamente.
Dei Druchii, nessuna traccia.
Il sole sorse timidamente a est, i raggi a fatica penetravano tra le nuvole, abbagliando lievemente il campo. I soldati, ormai freschi e riposati, stavano combattendo tra loro. Nel frattempo, Xavgretor e Chorster discutevano su come attaccare l'oscura foresta. Il prete insisteva per un attacco frontale, il mago voleva colpire dal fiume.
Decisero di affondare contemporaneamente dai due lati. L'esercito andava diviso.
Certo, i Drow non potevano esser sopravvissuti così in gran numero da supportare l'avanzata su due fronti assiduamente, anzi, su tre. Convennero nell'aspettare la sera, anche se sapevano bene che per Druchii non avrebbe fatto differenza, quei maledetti vedevano anche nell'oscurità totale.
Dopo aver comunicato la notizia ai soldati, cercarono un'equa spartizione.
“Guaderò il fiume con la cavalleria, gli arcieri e i flagellanti.”
Chorster si scelse l'esercito.
“E sia.”
Xavgretor sarebbe avanzato con i picchieri, gli alabardieri e l'artiglieria.
Il giorno passò rapidamente, i soldati sempre intenti ad allenarsi. Il sole si spense nuovamente dietro la foresta.
L'oscurità calò sul campo.
Gli eserciti erano pronti, i comandanti, al loro posto.
Dovevano raggiungere la foresta insieme, altrimenti il diversivo non sarebbe riuscito.
La sopravvivenza era attaccata a un colpo di cannone.
Il silenzio spadroneggiava ovunque senza trovare degni rivali.
[continua...]
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Un buon comandante non ha bisogno di rischiare: gli basta che sia il nemico a farlo.
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