Fu uno spettacolo meraviglioso.
Una visione di pagana bellezza, di calore dei sensi, di desideri rubati e fantasie perdute.
Con naturalezza e senza il minimo imbarazzo Altea si tolse il costume, scoprendo alla luce del Sole ed allo sguardo di Ardea tutto il suo sinuoso corpo.
Snella come una gatta selvatica, alta e longilinea, senza titubanza mostrava le lunghe gambe, i sodi glutei, i seni rosati ed il suo invitante sesso.
Come una dea dell'amore e dei sensi, della passione e della bellezza, si sdraiò davanti al giovane pittore, con elegante malizia.
Aveva gli occhi di lui addosso e li sentiva tutti, in ogni tratto del suo corpo.
“Posso dirle” disse sorridendo Ardea “che è bellissima senza correre il rischio di sembrarle imbarazzato, signora?” Tra il divertito ed il soggiogato da ciò che vedeva davanti a lui.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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