Al mio ritorno alla villa avevo avuto modo di calmarmi.
Avevo passato la serata, prima di decidermi a dormire, leggendo un libro che mi era stato regalato a Natale.
Il primo capitolo scivolò rapido sotto i miei occhi ma a metà del secondo, la stanchezza fu vincitrice.
Quando mi risvegliai era già mattino e il povero libro giaceva semi aperto sul pavimento.
Come sempre, restando ancora sdraiata nel letto, controllai le email di lavoro, rispondendo subito a quelle più urgenti e pressanti.
Solo dopo mi alzai, ammirando il bel panorama dal terrazzo e decisi di fare i miei esercizi di yoga primi di andare a far colazione.
Quando raggiunsi la cucina mi accorsi di essere piuttosto affamata, ordinai a Ghilda e le chiesi la cortesia di portare tutto sulla terrazza della piscina.
Non avevo alcuna voglia di stare al chiuso.
Nell'attesa, seduta a bordo piscina, decisi di concentrarmi ancora sul mio libro, per fingermi impegnata e evitare, almeno così speravo, domande dalla governante.
Non avevo idea se e quando Asso fosse tornato alla villa e non avevo alcuna voglia di parlare di quanto successo il giorno prima, specie come una donna curiosa come Ghilda.