“Sapevo di sarebbe piaciuto...” disse Taddeus a Destresya senza smettere di fissarla.
Uno sguardo profondo, quasi inesorabile.
Persino cattivo, acceso di desiderio.
Erano soli e nessuno avrebbe potuto impedire a quell'uomo di prenderla, spogliarla tutta e costringerla a dirgli ed a fargli tutto.
Qualsiasi cosa e lei avrebbe obbedito.
Avrebbe potuto esercitare qualsiasi controllo su di lei, fino a farla sua.
A possederla in tutti i modi possibili ed immaginabili.
A farle sentire dolore e piacere, a profanare ogni suo tabù, piegare ogni sua resistenza.
I suoi occhi dicevano questo e Destresya già si vedeva ai piedi di quell'uomo, inginocchiata a sentire il suo sapore, a succhiargli via tutta la sua mascolina essenza, scoprire fin dove quell'uomo poteva apparire così forte e resistente.
“Adoro questo cocktail...” lui finendo il suo bicchiere e destando Destresya da quelle fantasie.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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