Per alcuni lunghi minuti Siculon e Grez tesero le orecchie alla notte, senza però scorgere nulla.
Il vecchio zio di Gwen così tornò in camera sua ed anche Pistal ritornò a dormire.
I cani però continuarono a vagare per il cortile con versi nervosi ed inquieti.
Altea aprì e vide Ambrose sulla soglia.
Aveva pagato la suite ed ora le aveva portato la cena su un vassoio.
“Se non ha altre disposizioni, signora, io andrei.” Disse. “Augurandole una serena notte. Per ogni evenienza io alloggerò in una camera al secondo piano e potrà contattarmi facendo il numero 6 sul telefono della stanza.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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