Salutato il capitano, Siculon rientrò in casa e chiese di Gwen.
Saputo che era nella sua camera decise di lasciarla tranquilla.
Allora prese il suo calesse e tornò nei campi.
L'accaduto però non gli dava pace ed il racconto di sua nipote gli bruciava ancora dentro.
Per questo teneva sotto controllo gli schiavi, interrogandosi se davvero sua nipote avesse detto o meno la verità.
Intanto alla villa Pistal tornò a bussare alla porta di Gwen, portandole una merenda.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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