Il Sole, l'aria calda e salata, il mare monotono, il cielo infinito ed inclemente.
Così, senza accorgersene, Gwen e poi Elv persero conoscenza.
Lei riaprì gli occhi dopo, non sapendo però quanto tempo fosse trascorso.
Elv era steso a pochi passi da lei, ancora svenuto, mentre la loro scialuppa era capovolta.
Ma ciò che rendeva il risveglio di Gwen strano, misterioso era il luogo in cui si trovavano.
Un'immensa, sterminata e monotona distesa di fango a perdita d'occhio, senza più che si scorgesse il mare, nè si sentisse più il rumore delle onde.
Un oceanico deserto di fango, di melma, su cui giacevano carcasse di pesci imputriditi dalla calura.
Un luogo assurdo, impossibile, come se fosse la superficie di un mondo sconosciuto.