Ma che bravo il mio Aegos, pensai mentre abbandonavo la testa all'indietro, godendomi i brividi che mi scuotevano completamente.
Lo fissai negli occhi mentre prendeva il mio piede e se lo portava alla bocca, iniziando a leccarlo con fare lascivo e complice.
Impazzivo, letteralmente.
Andavo fuori di testa.
"Mmmhhhh..." gemetti, forte, mordendomi il labbro inferiore.
Allora con l'altro piede scesi lungo il suo corpo ed iniziai ad accarezzare quel membro così preminente e saldo che tante volte mi aveva fatto cavalcare e impazzire.
Lo tastava per quanto potesse, lo chiamava, lo voleva, come tutto il mio corpo, come tutto il mio essere.
La notte correva, ma noi non ce ne curavamo, momenti come quelli non avevano nè tempo nè spazio.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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