Destresya vide la porta aprirsi piano.
Aegos allora entrò, richiudendola poi lentamente.
Trovò allora la bella ereditiera stesa sul letto, solo con l'intimo indosso, apparendo così, in un modo che non aveva nulla di infantile, di innocente e di morale.
lo sguardo eccitato di Aegos sembrava accarezzare ogni sua forma, leccarla in ogni sua piega.
Per contininuare quel gioco per adulti, l'uomo dovette far ricorso a tutta la sua forza, poichè il desiderio di saltarle addosso era insopportabile.
"Ma io sono il signor lupo, Cappuccetto mio..." disse lui con la voce carica di desiderio proibito e lascivo "... sei così piccola... hai paura vero, tesoro?" Assumendo un tono da parodia, sebbene l'acquolina in bocca tradiva un'eccitazione come la voracità del lupo più cattivo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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