Rimasta sola, Altea cominciò a studiare meglio quello scrigno.
Si poteva aprire, ma era vuoto.
Sembrava costituito da un metallo lavorato con una tecnica sconosciuta agli orafi del tempo, intarsiato e decorato con motivi vagamente geometrici ma di difficile decifrazione.
Sicuramente si trattava di un manufatto molto antico, i segni dei secoli erano evidenti.
Poi la bella antiquaria si accorse di qualcosa.
Di una incisione sul fondo interno dello scrigno, che in una lingua apparentemente sconosciuta così recitava:
“Ni lat otsop asopir al arteip.
Adab id non alrarebil iam ad uiq,
o al enoizidelam it àregnuiggar!”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|