Entrando nella mente di Minsk, Destresya non sentì parole particolari o ragionamenti decisi.
Erano perlopiù sensazioni quelle che dominavano lo scienziato.
Una fortissima volontà di scovare qualcosa di chiaro, netto, inconfutabile, razionale che potesse alontanare da quella faccenda ogni diceria paranormale che molti volevano per forza di cose infilarci dentro.
"Ecco..." disse ad un tratto "... qui c'è qualcosa... o meglio, c'era..." indicando la parete a DEstresya ed a Maday.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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